Missione del Consiglio
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha come obiettivo principale promuovere la comunione e la partecipazione dei fedeli alla vita della comunità, sostenendo il parroco nel discernimento pastorale e nella pianificazione delle attività, affinché la missione evangelizzatrice sia vissuta pienamente e in unità.
P. Juan José Gutiérrez Quinteros CMF (Parroco)
P. Norberto Padilla Cruz CMF (Viceparroco)
Raffaella Cianfrocca (Segretaria)
P. José Enrique García Rizo CMF
P. Ofuani Jude Akaluzia CMF
P. Franco Incampo CMF
Suor Vittoria de Salvatore
Alberto Natoli
Carlo Della Chiesa
Caterina Di Gennaro
Floriana Cipriani
Francesca Marasca
Giuseppina Tomassetti
Ilaria Ferri
Laura Grassetti
Leonardo Pasqualini
Lorenzo Porzio
Maria Caridi
Maria Pia Tomassetti
Massimo Fontana
Roberta Cortesi
Sandro Pichi
Vannella Carrelli Palombi
Membri del Consiglio 2024-2025
aggiornato a 17 gennaio 2025
Conosciamo meglio il Consiglio Pastorale
Quali sono le competenze del Consiglio Pastorale?
- Ricercare e proporre iniziative pastorali per la crescita spirituale della comunità.
- Analizzare le esigenze e i bisogni della parrocchia e suggerire interventi adeguati.
- Coordinare le diverse attività parrocchiali per assicurare coerenza e collaborazione tra i gruppi.
- Verificare periodicamente i risultati delle azioni intraprese e proporre eventuali miglioramenti.
- Collaborare con il parroco per programmare eventi formativi e iniziative di carità.
- Favorire un clima di fraternità e corresponsabilità tra i membri della comunità.
Chi può farne parte
Il Consiglio è composto da:
- Laici appartenenti alla comunità parrocchiale, eletti o nominati dal parroco.
I membri laici devono essere in piena comunione con la Chiesa cattolica e possedere doti di fede solida, integrità morale, prudenza, esperienza e competenza. - Il parroco, in qualità di presidente.
- Membri di diritto: vicari parrocchiali, sacerdoti e diaconi diocesani, religiosi e religiose impegnati nella cura pastorale.
Definizione canonica
Natura e funzione
2. Il CPP è “l’organismo ordinario della comunione ecclesiale, del discernimento comunitario e della corresponsabilità” (IEC 24) dei fedeli, al servizio della missione di una Chiesa «costitutivamente sinodale» (IEC, Proemio, §2), e rappresenta l’intera comunità nell’unità della fede e nella varietà dei carismi e ministeri. Insieme agli altri organi sinodali, esso deve essere «uno spazio aperto, dove ciascuno trovi posto, abbia la possibilità di prendere la parola, sentendosi ascoltato e imparando ad ascoltare» (IEC, Proemio, §6), praticando quel «dialogo» (IEC, Proemio, §15) magistralmente definito da Paolo VI nel III capitolo dell’enciclica Ecclesia suam. Nel CPP, in conformità con i cann.212§3 e 536§2 del Codice di Diritto Canonico, si esprime a titolo consultivo la collaborazione tra i pastori e i fedeli nel discernimento in merito all’attività pastorale della parrocchia, in comunione con il Vescovo e in sintonia con il Piano Pastorale Diocesano:«scrutando i segni dei tempi, il discernimento spirituale permetterà di riconoscere nuove esigenze e di favorire più larghe e inclusive soggettività pastorali» (IEC, Proemio, §6).